Appena rientrato, ho ascoltato la video intervista di Alessandro Amadesi e mi sono detto: devo inserirla assolutamente in un mio post. È un'intervista bellissima, originale e molto intensa.
L'intensità di questa video intervista si evince da quanto questo scrittore e sceneggiatore sia riuscito a esprimere di sé in pochi minuti, non più di sei, credo. Non è affatto facile farlo con tanta nitidezza, passione, precisione e leggerezza. Alessandro Amadesi ha parlato dei suoi scritti "Sopravvivenza forzata" ed "Ombre", dei suoi trascorsi cinematografici, della destinazione del suo percorso, del rapporto con i suoi personaggi, delle sue tematiche, della sua formazione letteraria, con una grande e impareggiabile intensità. Amo l'intensità delle persone e delle cose, perché è quella caratteristica misteriosa che le fa brillare e le rende diverse, spesso indispensabili.
Ho condiviso e condivido con lo scrittore Alessandro Amadesi uno stesso percorso editoriale, ma anche un'attività parallela da sceneggiatori, e la passione per la musica. Alessandro Amadesi è uno scrittore molto generoso. Non si è mai risparmiato e ha colto sempre ogni piccola occasione per darmi un suo segnale di stima, di rispetto, di incoraggiamento – tra l'altro è una cosa davvero rarissima tra scrittori, specie in una fase così nera e nebbiosa per chi scrive e sgomita per farsi spazio, nell'assenza assoluta di uno spazio, tra l'altro.
Mi sento quindi di condividere sul mio blog questa sua interessante video intervista, in modo da favorirgli una nuova occasione per avvicinare nuovi lettori ai suoi scritti e alla sua dimensione espressiva, quanto, e soprattutto, alla sua rara e particolare intensità.
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