Stamattina raggiungo l'ultima poesia della bellissima raccolta di Vittorio Sereni "Poesie" edita da Einaudi e curata da Dante Isella con la collaborazione di Clelia Martignoni. La poesia che chiude la distesa mirabile di versi e di vita del poeta, presa e selezionata in angolature diverse ed in momenti storici e umani importanti, ha un titolo significativo e adatto alla fine di un viaggio laborioso e nitido come questo: "Autostrada della Cisa". Si chiude con questo tratto appenninico che snoda le ultime auto dell'estate verso Milano, il mio primo vero incontro con la poesia di Sereni, che ho trovato toccante e straordinariamente moderno, dal primo all'ultimo verso.
Gli estratti poetici inseriti, con i relativi titoli delle raccolte di appartenenza:
da Frontiera:
Concerto in giardino
Diana
Inverno a Luino
Terrazza
Strada di Zenna
Settembre
Un'altra estate
Strada di Creva
"Sul tavolo tondo di sasso"
"Ecco le voci cadono e gli amici"
da Diario d'Algeria
Periferia 1940
Italiano in Grecia
Dimitrios
"Lassù dove di torre"
"Un improvviso vuoto del cuore"
"Rinascono la valentia"
"Non sa più nulla, è alto sulle ali"
"Ahimè come ritorna"
"Non sanno d'essere morti"
"Solo vera è l'estate e questa sua"
da Gli strumenti umani
Via Scarlatti
Viaggio all'alba
Un ritorno
Nella neve
Viaggio di andata e ritorno
Ancora sulla strada di Zenna
Anni dopo
Le sei del mattino
Il grande amico
Quei bambini che giocano
Saba
Appuntamento a ora insolita
Ancora sulla strada di Creva
Intervista a un suicida
Il piatto piange
Amsterdam
Nel vero anno zero
Il muro
da Stella variabile
Toronto sabato sera
Posto di lavoro
Di taglio e cucito
Domenica dopo la guerra
Giovanna e i Beatles
Verano e solstizio
Autostrada della Cisa
Adesso che scrivevo con attenzione tutti i titoli presenti nel volume, ripercorrevo nella loro profondità questo squarcio così ampio, che passa e ripercorre strade lontane, momenti feroci di guerra, luminescenze di città e piccole apparizioni di sogno, di dolore e di speranza:
" Sappi- disse ieri lasciandomi qualcuno-
sappilo che non finisce qui,
di momento in momento credici a quell'altra vita,
di costa in costa aspettala e verrà
come di là dal valico un ritorno d'estate".
Il volume è stato mirabilmente curato da Dante Isella, che ha corredato i singoli versi di una miriade di approfondimenti, tutti utilissimi, nel caledoiscopio di una ricerca del linguaggio, dei riferimenti letterari e di tutto il non visto, che cattura e invita a ritornarci, così come il poeta ritorna di nuovo sulle stesse strade già percorse, a spianare la profonda dolcezza del suo cantabile, come un uccello silvestre e sempre nuovo, nelle tinte e nelle stille di gola, che non stanca e non si cattura mai.
Come la poesia, quella grande.
l.s.
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