lunedì 3 novembre 2008

La bellezza dei titoli nella poesia di Gatto

Nel post di ieri mattina, ho scelto una breve poesia di Alfonso Gatto, in linea con una giornata di commemorazione e silenzio.
Nella scorsa dell'indice nel decidere quale estratto di testo utilizzare, sono colpito dalla bellezza inquietante dei titoli delle sue poesie, già premonitori di quella bellezza ermetica, fragrante di esterni serali e innevati, o marittimi senza tempo, a volte dolorosi e dolcissimi, in linea con il mistero della sua opera così complessa e profonda, sin dalle prime letture.
Il volume"Tutte le poesie",raccoglie tutta l'essenza speziata e asciutta della sua poesia soleggiata di ombre e di isole, con questi titoli che saltano allo sguardo per la loro terribile bellezza insidiosa: penso a Stazione di fantasmi, Il lume a petrolio, Paese sotto la neve, A Napoli una notte d'estate, Fiori e coralli, Il carro del crepuscolo, il passo burattino, Il vicolo della neve, Nudo, in vestaglia, In questa sera timida di odori, È scesa qui la sera, Le case bianche, Notturno nel bosco, Fiori al balcone di legno, Campagna al mattino sul mare.
E questo non è che un timido assaggio.
l.s.


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