Immaginare di non trovare più le parole adatte. Per niente. Avere mille moventi per esprimersi, ma non trovare mai il modo adeguato perché c'è un ostacolo. In qualche modo è l'ostacolo il movente della volontà di espressione. Senza l'ostacolo, non avrebbe senso cercare le parole giuste, perché sarebbero già presenti. Non perché trovate, ma perché comunicate senza la necessità di una volontà creativa, di una tendenza dissuasiva, ludica, distruttiva, educativa. Non trovare mai le parole adatte. Le più giuste.
E quando le si trovano, queste parole giuste e perfette, potrebbero indicare altro. Come una direzione stradale, che ti indica un borgo di montagna e ti porta al mare. O che ti indica un borgo di mare e poi ti porta in montagna. Immaginando che le parole siano invece già pronte e che tutto giri al massimo, forse sarebbe diverso. Non ci sarebbe un borgo di montagna. Non ci sarebbe un luogo di mare. Soltanto l'esattezza del loro disegno. Ma non la filigrana del sogno. La loro risonanza.
E quando le si trovano, queste parole giuste e perfette, potrebbero indicare altro. Come una direzione stradale, che ti indica un borgo di montagna e ti porta al mare. O che ti indica un borgo di mare e poi ti porta in montagna. Immaginando che le parole siano invece già pronte e che tutto giri al massimo, forse sarebbe diverso. Non ci sarebbe un borgo di montagna. Non ci sarebbe un luogo di mare. Soltanto l'esattezza del loro disegno. Ma non la filigrana del sogno. La loro risonanza.
l.s.
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