Mi accorgo che molte volte, nel rifinire o strutturare le psicologie dei personaggi di una storia, è molto comune che i più impauriti o fragili, incutano nell'altro un certo coraggio e maggiore tenacia, mentre quelli più impavidi e coraggiosi, smarriscano e rendano l'altro con cui si confrontano, ancora più insicuro e spaventato. Mi sembra che accada come un contagio al contrario e che, in alcune particolari relazioni, ciascuno finisca col nutrirsi e con l' ubriacarsi dell'esatto opposto dell'altro.
l.s.
1 commenti:
Un saluto caro Luigi.
D.
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