"Ongaro è un narratore clandestino; uno dei più clandestini, perché ha pubblicato dei libri alla chetichella, presso piccole case editrici impossibilitate a entrare nella circolazione culturale, ricevendo stima e apprezzamenti, ma non la notorietà e il biglietto d'ingresso nel club ufficiale e riconosciuto della letteratura, e perdendo la stuzzicante verginità del manoscritto nel cassetto".
Claudio Magris, Microcosmi
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