sabato 18 febbraio 2017

È notte fonda, ormai: estratto dal romanzo "Quella strana luce delle quattro".


"È notte fonda, ormai. La luce giallognola del garage rende tutto il visibile intarsiato nell'oro vecchio; quando di colpo, verso l'alto, non appena sollevo il capo per scorgere la luna, sbocca dal buio il tuo bel profilo studentesco, che come sempre mi annienta.
Ti guardo e ti sento ancora lontanissima, anche se dentro di me, come quell'invitata solitaria a un ballo di liceo, eppure sempre così accattivante nella tua crudeltà. L'idea catastrofica di questo viaggio non è stata la tua, ma ti ci sei adattata alla perfezione, senza particolari problemi.
Qualsiasi cambiamento catastrofico ti sarebbe andato bene, purché avesse arricchito la tua vita di nuove tempeste – ormai è questa la tua natura, credo di conoscerla abbastanza bene. Sono i cambiamenti, in fondo, la tua sola ancora di pace. La tua stasi. Dentro il naufragio riconosci il filo della tua amaca e così vi sprofondi, in quella luce pomeridiana intramontabile, con dentro l'aria di aprile e la dolcezza di colori dei primi di giugno e della fine delle scuole".

Luigi Salerno
























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