Bello e potente questo articolo di Francesco Piccolo pubblicato su "La lettura", supplemento culturale del Corriere della Sera del 18 gennaio 2015, dove compare una bellissima citazione di William Faulkner sullo scrivere per il cinema.
Ecco il primo paragrafo, dall'articolo "Ciak si scrive! Narratori che amano i film":
"William Faulkner, quando gli chiesero se lavorare per il cinema potesse danneggiare la sua scrittura, rispose con parole che bisognerebbe appendere al muro sopra le scrivanie: «Niente può danneggiare la scrittura di un uomo, se è uno scrittore di prim'ordine. Se invece non lo è, non c'è molto che lo possa aiutare. In quel caso il problema non si pone, perché di sicuro si è già venduto l'anima per una piscina»".
Che incanto e che purezza, signori.
È tutto:
(Nella foto William Faulkner alla sua macchina da scrivere)
(Nella foto William Faulkner alla sua macchina da scrivere)
2 commenti:
Bella frase. Non credo che "qualcosa di esterno" possa danneggiare chi scrive, soprattutto se è mosso dalla volontà di fare arte, o almeno di provarci. Di questo Faulkner era consapevole, e lo dichiara apertamente.
Ciao, Marco.
Esatto. Sono tutte dinamiche interne e profonde. Quando in uno scrittore ci sono e sono autentiche, in effetti può davvero fare quello che vuole e non scalfire minimamente il suo mondo espressivo.
Saluti
luigi
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