L'ho appena pubblicato su "Il carcere incantato". Tratta del rapporto tra evocazione e rappresentazione della parola, in Mallarmé, verso una maggiore precisione e aderenza a un effetto ricercato, dove comincia a mutare la dinamica e l'orientamento di ricerca e poi di scelta del vocabolo, rispetto ai criteri osservati nelle consuetudini dal linguaggio comune.
È qui.
l.s.
lunedì 18 ottobre 2010
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