Spesso nello scrivere percepisco un dolore costante, acuto, come un taglio di cesoia dentro. Un dolore che surclassa l'economia a cui andrebbe destinato il mio scritto. Questo dolore è cieco, ma nello stesso tempo lungimirante e prezioso. Ma è anche qualche cosa che nessuno potrà mai sottrarmi. Forse l'unica.
domenica 5 novembre 2017
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