È molto difficile che mi sbilanci o che prenda posizioni nei riguardi di un certo progetto artistico senza esserne davvero convinto, senza sentirlo e quindi senza avere la netta sensazione che non possa rinunciare a diffonderlo e a incoraggiarlo. "Azimut film" di Emiliana Santoro, è uno di quei casi in cui la scelta di condivisione è stata immediata e necessaria, nemmeno troppo ragionata o pesata. Direi ispirata e istintiva, soprattutto.
Quando domenica mattina ho visto il trailer di "Azimut film" e ho subito scritto ad Emiliana via mail, le ho parlato di una sorta di versificazione attuata nelle immagini composte per il suo trailer, come se avessero tra di loro un sottofondo misterioso di assonanze, alliterazioni, rime e pulsazioni nascoste. Il disegno del suo progetto è davvero molto particolare e ricco di spunti moderni e interessanti, che mi hanno detto molto e mi hanno naturalmente trascinato a dirne e a farne dire. Tra l'altro il lavoro è inserito tra quelli supportati dal nostro circuito Nocte film e di questo ne sono davvero onorato.
Consiglio vivamente a tutti di visitare la pagina di Crowdfunding del progetto, che al momento è alla ricerca di finanziamenti per partire. Credo davvero che valga la pena darle una mano! Ma non credo che si debba parlare di una pena, ma di un gesto intelligente e utile!
Auguro a Emiliana un gran bene per questa bellissima avventura, sperando che riesca a spiccare il volo quanto prima!
Qui una sintesi di "Azimut film", estratta dalla pagina del progetto:
Cosa significa Azimut?
Azimut è un cortometraggio documentario che si girerà da Ottobre 2014 fino a Ottobre 2015 nella periferia di Roma, senza attori, senza interviste, senza "umanità": solo luce che bagna i palazzi, nuvole che corrono sopra i tetti, documento del tempo che attraversa i margini della città, per cercare la bellezza dove normalmente pensiamo che non ci sia.
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