"Non sopportiamo che i nostri congiunti non siano al corrente delle nostre pene, non sopportiamo che continuino a crederci più o meno felici se a un tratto non lo siamo più, ci sono quattro o cinque persone della vita di ognuno che devono essere informate all'istante di quanto ci succede, non sopportiamo che continuino a credere quello che non è più, non un minuto oltre [...]".
Da "Domani nella battaglia pensa a me" di Javier Marĺas
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