Quello che penso di descrivere e di trasferire su carta, è solo uno squarcio dalla feritoia di un uscio, la frazione momentanea di un'esperienza impalpabile, nulla di stabile, di eterno, di troppo vero. Se non avessi mai impresso quello che in quell'attimo pensavo, non sarebbe cambiato molto. La stessa cosa pensata, trasferita in un altro momento, anche soltanto dopo un'ora, sarebbe stata del tutto diversa.
Non credo che tutto quello che mi appartiene sia vero. Come potrò mai andare d'accordo con tutte quelle persone che cercano in un qualsiasi malfermo e incerto linguaggio, le voci e le corrispondenze di uno standard, i dogmi o la decodifica di una verità, quanto di un'idea controversa e infantile di orginalità?
1 commenti:
lontano!
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