Navigando tra blog e siti che spaziano tra materie letterarie e affini, mi imbatto in questo singolare Cielo di Marte, spazio sviluppatosi intorno a una pregevole pubblicazione poetica di Andrea Temporelli sotto le ali bianche della Einaudi.
Uno spazio che a parer mio merita più visite approfondite, a partire dalle ragioni della sua esistenza, che l'autore elenca a modo suo nel cominciamento:
COMINCIAMENTO
È giusto, per un autore, commentare la propria opera?
Come distinguere autoesegesi e depistaggio?
Serve, un blog dedicato a un libro? Qual è il tono, la misura, lo stile che lo rende garbato?
Scriverò solo su e intorno a questo libro, o lo userò come un binocolo per parlare di altro?
Ma l’altro non è già dentro l’opera? O sotto, come terreno in cui essa si radica?
E poi ancora le poesie escluse dalla raccolta, diverse testimonianze sullo scrivere, la bellissima sequenza dei manoscritti originali dei suoi testi, e poi le confessioni di un debuttante e la bellissima sezione Critica alle critiche, dove Temporelli ritrova uno spazio di analisi chiaro e maturo sui vari riscontri critici ricevuti in seguito alla pubblicazione della sua opera. Un piccolo viaggio stimolante e ricco di spunti diversi, per chi scrive e legge di poesia, di letteratura, in una chiave originale ricca di materiali interessanti. Ho stampato anche qualcosa che mi sembrava da approfondire, e così lo riportavo insieme ai miei libri e ai miei appunti quando ero fuori, lontano dal mac.
L'ultimo aggiornamento del blog risale al mese di ottobre del 2008, con una giustificazione ragionata e ispirata della sua assenza annunciata, che ritrova lo stesso passo originale e ben marcato delle sue poetiche confidenze.
IL CIELO DI MARTE
l.s.
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