Rileggendo il breve post di ieri mattina, scritto dopo essere sceso in cortile ed essere stato inondato dalla luce solare, mi accorgevo che avrebbe funzionato anche l'urto, al posto dell'urlo, in questo modo: "Il cortile stamattina è un urto di luce". Questa sensazione è arrivata in seguito alla pubblicazione del post, qualche decina di minuti dopo. Mi capita spesso che una stessa parola, con una minima variazione, possa creare delle soluzioni interessanti, delle apparenti dissonanze, che mettono un certo ordine al mistero. In questo caso avrei preferito, a distanza di poco, una spallata di luce a un suo grido. Questioni di attimi. Le percezioni sono anche loro sensibili al passare impercettibile del tempo.
domenica 15 ottobre 2017
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