L'ansia della vigilia infrange alcuni tormenti, come accade con l'astuzia di fronte a certi ostacoli. Il flusso mutante traspare di un incanto che permane, lume di primo mattino che imbeve i colori dell'aria di un accordo affettuoso, canzone alla radio nei pressi di una pescheria. Gli occhi divorano il passo svelto che non pasce più nelle sue ombre. Le destinazioni adesso hanno solo lo spasmo di un ritardo che non avrà mai sentenza. Camminare in questa vaghezza confusa è come dipingere di sassi la musica. Le risate stanche delle donne lavano le ultime colpe, con una secchiata di sapone azzurro sulle scale.
sabato 24 dicembre 2016
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