giovedì 3 novembre 2011

Il blog di saRamandra e il suo mood ciclistico


Credo che la rete sia una fonte inesauribile di possibilità e di belle scoperte. Credo che lo sia, se vissuta però con lo spirito giusto. Non penso che sia un ingresso secondario o di servizio. La porta socchiusa con la buona musica, per attirare ragazze carine in un compleanno di quasi solo ragazzi. Basta visitare questo blog, che ho scoperto per caso, attraverso un link di Starbooks Coffee, per scoprire quanto vi sia di buono e di originale in giro. 
Di  solito mi imbatto in strane discussioni, con persone che separano la loro attenzione alla parola scritta, ai luoghi eletti di frequentazione e di consumazione della stessa. In effetti molte persone credono che esista la verità professionale – quasi sempre cartacea, naturalmente –, e poi la discarica del web, dove ogni tanto può affiorare qualcosa di buono, buttato via per caso. Io la penso in modo diverso. Un processo di scrittura, quando ha un suo mood,  si mantiene in piedi e si svincola dai possibili luoghi comuni, dalle definizioni e dai confini arbitrari che spesso diventano la sostanza, quando invece non lo sono. Perché li cancella. 
Per molti la scrittura in rete è uno sfogo, un gioco dilettantistico, una sorta di confidenza da diario intimo, nulla di più, o, in caso vi sia qualcosa di buono, è solo strumentalizzato ad attirare attenzioni su altri percorsi.  Questo anche perché è considerato un luogo accessibile, raggiungibile senza nessuna particolare prerogativa, rispetto a tutto il possibile resto, diciamo quello che richiede una certa selezione da parte degli addetti ai lavori.
Dobbiamo fermarci un momento. Sul blog in questione, quello con cui ho titolato il post di stamattina, emerge un bellissimo mood. Non conta per me un luogo fisico, quando avverto un particolare mood di scrittura, ma è certo che se questa scrittrice domani mattina pubblicasse una raccolta di racconti o un romanzo, andrei a comprarlo ad occhi chiusi. In effetti dobbiamo imparare a separare i contenitori dai contenuti, soprattutto in una fase di grandi transizioni e stravolgimenti. Quello che mi arriva da un solo paragrafo, o da una sola parola,  resisterà a qualsiasi collocazione o contenimento, cartaceo o digitale che sia, se avrà l'incanto di una sua sonorità.
È tutto. Mi auguro che il blog di saRamandra, abbia la fortuna che meriti, così la sua bella scrittura – mi sono sentito molto piccolo, dopo aver letto un suo racconto pubblicato sul suo blog. Mentre lo leggevo, avvertivo la leggerezza di una bicicletta di sera...
Buona giornata e a voi il link: La saRamandra

2 commenti:

lofarò ha detto...

buongustaio!
inoltre mi permetto, se non hai ancora scoperto cartigli e arsomigli, vedrai anche li come non ti sbagli.
A proposito, vista la copertina del tuo blog, guarda cosa è in grado di scovare la saRamandra qui...
http://cartigliearsomigli.tumblr.com/page/6

luigi ha detto...

Lho visto, talentaccio!
Accidenti che occhio!
Ci ero già stato su Cartigli. Bellissime anche le foto!
Grazie per la visita.
A presto.
l.s.