venerdì 29 dicembre 2017

Da un'alba montaliana

Sfogliando Montale, dopo pranzo, imbattendomi nella sezione "Altri versi", condivido la bellezza singolare di quest'alba. Impareggiabile, mentre fuori, sul suo balcone, una donna stende il suo bucato nel freddo e nella luce di fine dicembre.

All'alba

Lo scrittore suppone (e del poeta
non si parli nemmeno)
che morto lui le sue opere
lo rendano immortale.
L'ipotesi non è peregrina,
ve la do per quel che vale.
Nulla di simile penso nel beccafico
che consuma il suo breakfast giù nell'orto.
Egli è certo di vivere; il filosofo
che vive a pianterreno
ha invece più di un dubbio. Il mondo può
fare a meno di tutto, anche di sé.

Eugenio Montale


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