Sfogliando Montale, dopo pranzo, imbattendomi nella sezione "Altri versi", condivido la bellezza singolare di quest'alba. Impareggiabile, mentre fuori, sul suo balcone, una donna stende il suo bucato nel freddo e nella luce di fine dicembre.
All'alba
Lo scrittore suppone (e del poeta
non si parli nemmeno)
che morto lui le sue opere
lo rendano immortale.
L'ipotesi non è peregrina,
ve la do per quel che vale.
Nulla di simile penso nel beccafico
che consuma il suo breakfast giù nell'orto.
Egli è certo di vivere; il filosofo
che vive a pianterreno
ha invece più di un dubbio. Il mondo può
fare a meno di tutto, anche di sé.
Eugenio Montale
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