"Amo il dolore, non te".
Marguerite Duras, da L'amante della Cina del Nord.
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2 commenti:
Dopo aver letto il tuo sintetico, essenziale post citazione ieri, ho aperto - per continuare la lettura - il tomo di Roland Barthes.
Capitolo: Annullamento
Definizione
Vampata di discorso amoroso per la quale il soggetto giunge ad annullare l'oggetto amato sotto il volume dell'amore stesso: allora è- perversione propriamente amorosa - l'amore che il soggetto ama, non l'oggetto!
Per una sorta di coincidenza ecco lo sviluppo del tema da te posto.
Ciao, Eletta.
Credo che sia molto appropriato il tuo approfondimento e relativo sviluppo, su di un fattore, almeno nel caso specifico della Duras e del contesto del dialogo, molto complesso e problematico. Sì, secondo Barthes avviene una sorta di traslazione e anche perversione o sovversione dei riferimenti soliti.
In quello stralcio ho avvertito una sorta di sublimazione dolorosa, nella quale i soggetti vivono una sorta di annientamento, che in fondo potrebbe definirli molto di più della loro presenza o dello stare in vita e in coscienza nel sentimento, intendo nel loro controllo sui simboli oggettivi di una certa relazione. Siamo in una regione di misteri profondi, naturalmente. Belli perché insondabili, forse.
Grazie dell'intervento sempre così alto e mirato.
A presto
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