Dopo diverso tempo di congedo, ritorno a dare vita a uno spazio che per molti anni ha comportato un terreno importante di crescita, di espressione e di confronto. Determinati silenzi concedono a un luogo che si è abbandonato un interessante rinnovamento; anche un diverso tipo di energia e di atmosfera, la stessa che mi ha portato a rompere, anche se con un post alquanto breve, la lunga arcata di vuoto, soprattutto di tipo discorsivo, avendo concentrato sui miei progetti, appuntamenti e relative scadenze, una buona parte delle mie energie degli ultimi anni di scrittura. Utilizzare uno spazio solo per sottolineare degli aggiornamenti legati alle mie attività, mi sembrava limitativo e poco proficuo, anche perché avrebbe doppiato la funzione del mio sito web personale, dove concentro le mie attività in modo essenziale, spartano, giusto per tenere il segno – quanto meno fino ad ora. (Ricordo ancora la scelta particolare del template per questo blog, che diversi anni fa mi impegnò molto tempo prima di confermarla come definitiva. Mi colpì molto la linea pulita, semplice, elegante, che ha costellato per diversi anni, senza mai cambiarla, i miei esperimenti, la mia ricerca nella stessa dimensione, sempre discreta, in lieve penombra. Sarebbe stato un peccato lasciarla a prendere polvere come un oggetto in disuso, così ho pensato, giusto stasera, qualche ora fa).
Non mi dilungo oltre, ma lascio, a chi è interessato, una bellissima conversazione col poeta Claudio Damiani, incentrata sul mito e sulla poesia. È stato forse uno degli elementi che mi ha spinto a ritornare anche in questo territorio deserto ma in modo più lento e posato, meno elettrico e autoreferenziale, senza certezza di riscontro o di ascolto, ma nello spirito che accompagna ogni istante di questo colloquio, che ho avuto modo di ascoltare giusto stamattina, per esempio.
0 commenti:
Posta un commento