È strano che in ogni buon racconto ci sia un che di segreto – di incomprensibile. Sembra che la storia tocchi in noi occhi ancora non aperti – e quando ritorniamo dal suo territorio ci troviamo in un mondo del tutto diverso.
venerdì 19 giugno 2020
lunedì 15 giugno 2020
"Primo amore" tra i lavori finalisti della rassegna di drammaturgia Belli Chiusi
Il monologo "Primo amore", scritto per la rassegna di drammaturgia contemporanea Belli Chiusi, diretto da Loredana Galasso e interpretato da Federica Cerullo, è in finale per la serata streaming di domenica 21 giugno, alle ore 18.00.
Qui l'elenco ufficiale dei lavori finalisti.
domenica 14 giugno 2020
venerdì 12 giugno 2020
Ultima notte di vacanza
La nota fissa del cucchiaino sul bicchiere, mentre richiami una cameriera assonnata al tavolo azzurro della prima colazione. La stessa persona con cui hai parlato fino all'alba, dal telefono della tua camera, della paura del faro, del buio e della morte, nella tua ultima notte di vacanza.
martedì 9 giugno 2020
sabato 6 giugno 2020
"Primo amore", di Luigi Salerno nell'ultima serata streaming Belli Chiusi
Domani sera, alle ore 18.00, nella sesta e ultima serata della rassegna streaming "Belli Chiusi" organizzata dal Nuovo Teatro San Paolo di Roma, ci sarà, tra le nove opere selezionate, il mio monologo "Primo amore", diretto da Loredana Galasso e interpretato da Federica Cerullo.
Seguirà un dibattito con gli autori, i registi e gli attori della rassegna, tenuto dall'attrice e sceneggiatrice Angela Favella.
giovedì 4 giugno 2020
Ciò che conta
Ciò che conta in uno scrittore, proceda egli in modo scientifico o in modo fantastico, è solo la forza valutativa del suo talento descrittivo, l'intensità della superficie parziale della sua natura che è resa visibile dal suo talento, attraverso una sollecitazione ingenuamente intensa della superficie, una descrizione ingenuamente intensa della superficie: il suo fluidum deferens; questione dell'intelligenza e della cultura, della fantasia e (come humus) degli strumenti alfabetici.
Thomas Bernhard
mercoledì 3 giugno 2020
Nella mia scrittura
Nella mia scrittura si addentra da sempre un mistero. In ogni mistero prevale quello che non si sa, rispetto a quello che si pianifica e si comprende troppo. È per queste ragioni che uno scrittore, più che da un grado di sola comprensione di quello che vuole scrivere, dovrebbe essere avvinto – e poi sospinto – da un'infestazione, che in qualche modo lo renda autentico in ogni sua espansione di conflitto del suo percorso espressivo.
Un lettore autentico e fedele, sarebbe in egual modo infestato da un certo pensiero drammatico, e quasi mai convinto di quella giusta estetica o ideologia di linguaggio, secondo me. L'incontro ideale avverrebbe quando lettore e scrittore vivono la stessa tensione di mistero, nel corso dell'esperienza di contatto con l'intimità di quell'opera, e non solo con la sua efficacia diegetica o con la sua economia politica.
Lo stesso grado di infestazione, nel processo simbiotico del puro immaginare, forse.
Un lettore autentico e fedele, sarebbe in egual modo infestato da un certo pensiero drammatico, e quasi mai convinto di quella giusta estetica o ideologia di linguaggio, secondo me. L'incontro ideale avverrebbe quando lettore e scrittore vivono la stessa tensione di mistero, nel corso dell'esperienza di contatto con l'intimità di quell'opera, e non solo con la sua efficacia diegetica o con la sua economia politica.
Lo stesso grado di infestazione, nel processo simbiotico del puro immaginare, forse.
martedì 2 giugno 2020
Sabato di fantasmi
Qualche ragazza ancora, che si incammina nei brividi delle maniche corte verso una sala da ballo. Pochi sorrisi sbiaditi, tra i portici dai lumi rosa e la sigaretta di un altro tempo, oltre un ultimo istante di musica e di nuche.
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