martedì 30 aprile 2013

Lo scrittore inutile

Questo blog esiste dal 2008. Ho condiviso soprattutto sensazioni, più o meno profonde, attraverso le mie parole. Fasi di crescita, di disorientamento, sperimentazioni,  accessi d'ira o di tenerezza, elementi confusi, febbre del dire o del tacere, spesso del tacere nel mio stesso dire. Fa parte di un piccolo bollettino di viaggio, una sorta di diario di bordo che mi dice chi sono e dove sono quando cammino. Non credo nulla di più.
Intanto, credo al terzo posto del motore di ricerca di Google, alla voce che indica il mio nome e il mio cognome associati a questo mio blog, compare da diverso tempo un post molto "preciso" relativo a un mio vecchio racconto: Passaggio a livello, di Luigi Salerno
Racconto non solo inserito da questo blogger nella categoria dei libri considerati inutili, ma anche considerato, almeno dal suo incipit, così dannoso alle coronarie per quanto lo abbia scritto (o forse cominciato a scrivere) male, da non dargli la possibilità di poter continuare, nemmeno un altro rigo più avanti: (anche solo per aver utilizzato una certa libertà di subordinazione nei primi righi – sempre se non vi saranno stati altri miei attentati dinamitardi alla sintassi della lingua italiana di cui non sono, almeno al momento, ancora consapevole).
Questa scoperta mi ha fatto bene e anche male, insieme. Mi ha fatto capire di come  nella rete non esiste mai una sola verità e che se fai anche diecimila cose sensate, non solo con amore ma anche solo con la dovuta attenzione minima per non sbagliare o dire cavolate,  quell'unica che semmai appare meno convincente o lineare o più ardita rispetto alle altre, arriva in picco ai motori di ricerca e ti bolla come scrittore di un racconto inutile ma anche incapace di scrivere anche una sola lettera perché non fornito di un'adeguata competenza ed esperienza linguistica.
Tutto questo fa parte del gioco. Se non mi sta bene nessuno mi obbliga a rimanere. Quando ci si espone è giusto attendersi una varietà di pareri, anche divergenti. Altrimenti me ne sto a casa.
È anche giusto che ciascuno esprima i propri pareri. Io credo che sia giusto che esistano persone che abbiano la libertà di esprimersi in merito all'operato di uno scrittore, o di uno sceneggiatore: credo che non vi sia nulla di male. Io, nel giorno in cui qualcuno non avesse la possibilità e quindi la libertà di poter esprimere un proprio personale parere e quindi di definire in un certo qual modo una certa scrittura che incontra, come la mia, inutile, sarei uno scrittore inutile e finito. Lo sarei davvero, lo giuro, ancora più di ora...Ma non solo di un racconto, ma di tutte le parole del mondo.
Tutto qui:

lunedì 29 aprile 2013

Raccontare prima del sonno

Il raccontare è qualcosa di intrinseco al trattenere vita e al perderla.
Quando si racconta davvero si è soli al mondo e un po' si muore.
Un rapporto con il tempo che si sospende, con la magia dell'attenzione.
Chi racconta è molto attento all'attenzione di chi lo guarda, anche se quando si racconta si è sempre al buio pesto.
Quando ero molto, molto piccolo, raccontavo e catturavo l'attenzione, senza capirne il motivo.
Raccontavo ai miei compagni di scuola, in seconda elementare, trame di film mai visti, ma che riuscivo a far durare per tutto il percorso verso casa, e molti amici, curiosi, si facevano accompagnare al cinema solo per quanto fossero strane e accattivanti le mie invenzioni e menzogne, per ritornare poi delusi che quello che avevano visto era ben diverso dalle mie assurde e strambe fantasticherie.
Quando mi fecero una preanestesia generale per un piccolo intervento a una cisti che mi era spuntata sotto una palpebra, io saltavo sul mio lettino e inventavo, raccontavo qualcosa a mia mamma giovanissima che mi osservava saltare sul letto e raccontare e poi di colpo rallentare e smorzarmi, così le mie parole e le mie piccole storie, accovacciarsi nel medicinale. E dopo quest'istante non c'ero più e senza di me nemmeno loro.
Quando mia madre mi racconta di quel momento, di quella fase di quel mio racconto che continuavo nei balzi prima di svanire,  dell'interruzione di una mia piccola frase, ancora si commuove e mi smuove dall'idea di raccontare per i calcoli e le logiche e le strategie e i controcazzi degli altri, che ti vogliono per come non sei e mai sarai, ma per l'amore spezzato di quel momento perduto al mondo, tra una mamma così giovane con  i capelli corti e neri e con il mio stesso sguardo: prima del sonno...

domenica 28 aprile 2013

e-CARDS Scopri le tue carte: Las Vegas edizioni


e-CARDS
- Scopri le tue carte -
asso-di-picche-spruzzo
Las Vegas edizioni indice la prima puntata del concorso letterario e-CARDS, che selezionerà i racconti della collana digitale dedicata alle carte da gioco e distribuita gratuitamente on-line.
La prima carta estratta, tema della prima selezione di racconti, è l’Asso di Picche.
Cerchiamo storie divertenti, dissacranti, drammatiche o psicotiche. Del resto… siamo a Las Vegas!
Regolamento
1. La partecipazione è completamente gratuita e aperta a tutti. Ogni autore può inviare un solo racconto in lingua italiana.
2. Il tema/ispirazione di questa prima selezione di e-CARDS è l’Asso di Picche, da svilupparsi senza limitazioni di genere.
3. La lunghezza deve essere compresa tra le 5.000 e le 10.000 battute (spazi inclusi).
4. È necessario utilizzare un caratteresemplice da leggere (Times New Roman o Garamond, font nero, corpo 12).
5. La scadenza è fissata per sabato 25 maggio 2013 ore 12:00.
6. L’unica condizione per poter partecipare al concorso è di copiare il presente bando sul proprio blog, pagina o profilo Facebook, account Twitter o Google+.
7. Il racconto va spedito all’indirizzo concorso@lasvegasedizioni.com indicando nell’oggetto la dicitura ‘e-CARDS’, il titolo del racconto seguito dal nome dell’autore (es. ‘e-CARDS – Il baro – di Elena Ponti’).
8. Nel corpo dell’e-mail vanno inseriti i dati (nome, cognome, data di nascita); labiobibliografia; il link al blog/pagina/profilo con il bando del concorso e la seguentedichiarazione:
Io sottoscritt* Xxx Xxx dichiaro di aver preso visione del regolamento e di acconsentire al trattamento dei dati personali in base all’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 sulla privacy. Dichiaro che il racconto intitolato Xxx è inedito e di mia proprietà intellettuale. Autorizzo Las Vegas edizioni a pubblicare il mio racconto nella collana e-CARDS (distribuita gratuitamente su Internet) senza ricevere compensi economici. Dichiaro di aver compreso e accettato tutte le condizioni di partecipazione al concorso e di selezione delle opere.’
9. Il racconto va allegato in formato .doc.
10. Las Vegas edizioni selezionerà uno o, nel caso pervenissero due opere particolarmente meritevoli, due racconti da pubblicare in formato digitale nella prima uscita della collana e-CARDS, con il titolo Asso di Picche. Il giudizio della casa editrice è insindacabile.