sabato 31 gennaio 2009

Pomeriggio


Pomeriggio: rileggo l'ultima poesia di Sirio di Bertolucci e riattacco un nuovo canto della Gerusalemme. Una stoccata dopo l'altra, in cucina, sul tavolo di marmo, mentre sale il caffè.
Adesso cambio macchinetta. Stamattina ne è arrivata una più piccola, da una sola tazza.
La poesia nel pomeriggio distende il tempo.
La giornata sembra ferma e serena, mentre rallenta.
L'inquietudine del bello, del perfetto, e la luce dal balcone che scende, come il caffè nella gola.
L'ultimo della vecchia macchinetta e di questo Gennaio.
l.s.

Mattino fuori città e spiaggia invernale e ciceroniana






Nel sereno...
l.s.

venerdì 30 gennaio 2009

Evoluzione nascita casa editrice N.3



Ecco il terzo tassello dell'interessante evoluzione di un progetto nuovo.
Non resta che continuarlo a seguire: Nascita casa editrice. Speciale N.3
La culla è sempre liblog
l.s.

giovedì 29 gennaio 2009

Esempio di stile


"Lasciò vagare lo sguardo sul mare infinito. Era come le pitture che quell'uomo faceva sul marciapiede con tutti i gessi colorati e che peccato lasciarle lì a farle scancellar tutte, la sera e le nuvole che compaiono e il faro di Bailey sul capo Howt...".
James Joice: "Ulisse".

martedì 27 gennaio 2009

Il desiderio



Copertina di sapore Milleriano, per la nuova raccolta delle Istant Anthology di Giulio Perrone sul tema "Il desiderio".
Il mio lavoro selezionato per quest' edizione è Out of the blue.
l.s.

Simpatica sorpresa da Liquida Magazine



Simpatica e inattesa citazione di un mio recente post , relativo al libro "After dark", di Murakami Haruki.
Ecco l'articolo, che analizza gli aspetti che hanno intigrato e stimolato i vari blogger sul libro in questione: After Dark- Murakami Haruki conquista ancora i blogger
l.s.

lunedì 26 gennaio 2009

Scrittinediti



Questa mattina voglio condividere una recente e autorevole realtà letteraria scoperta ieri sera in rete, che mi sembra molto viva e impegnata e quindi degna di una segnalazione per chi non la conosca ancora.
Si tratta del periodico on line "Scrittinediti", ricco di categorie che spaziano su vari settori della cultura, della poesia, dell'arte in senso lato, mirando ad una diffusione organica e accurata dei suoi contenuti e lasciando spazio a lavori inediti.
Ecco le categorie principali da approfondire:

Interessante lo spazio dedicato all'intento dell'Associazione culturale Biblioteca degli Inediti.
Tra i vari articoli segnalo questo di Manuel Semprini, che può essere di utilità a diversi esordienti e non solo: Alcuni piccoli consigli agli scrittori. Parecchio intrigante il discorso sugli stili e la sperimentazione, con citazioni di autorevoli scrittori.
E per finire il prezioso link del sito: Scrittinediti
l.s.

domenica 25 gennaio 2009

Ebook club Genova



Il blog del primo club italiano dedicato agli ebook e agli ebook reader.
Un'impostazione molto chiara e semplice, che invita a incorporarne lo stile, senza statuti, necessità di iscrizioni. Il club è un gruppo di veri appassionati di libri elettronici, desiderosi di incontrarsi e di discutere insieme sul mondo ebook. Punto.
Come dal loro benvenuto del blog:
"Lo scopo di EBC è riunire persone che siano interessate agli ebook, organizzando incontri informali, cene, aperitivi o quant’ altro possa creare momenti di aggregazione e libere conversazioni".
Inoltre esiste una chat pubblica su skipe relativa a tutti i futuri EBC, e da prima di Natale hanno un loro Forum.
Per formare un club di ebook bastano due persone che abbiano la voglia di incontrarsi per un aperitivo ed una pizza e approfondire questo loro specifico interesse divulgandolo anche ad altri.
Ieri sera lo hanno fatto a Genova, davanti ad una pizza.
Per gli interessati, ecco il link: EBC
È tutto.
l.s.

sabato 24 gennaio 2009

Come in uno specchio



Ho recuperato un film a cui tenevo molto.
Forse per la sua tematica profonda, per il crepuscolo delle sue tinte visive e narranti, per la verità delle sue luci, del suo taglio perfetto e implacabile, nel suo muoversi di ombre e sussurri nel mistero della mente, della vita, della malattia.
La recitazione impeccabile, nutrita dall'austerità del Bergman più introspettivo, che discende nel silenzio profondo e misurato all'interno delle sue creature "mutanti".
Un cast scarno: quattro personaggi di autorevole maestria. (Grandissimo Max von Sidow).
Oscar 1961 come miglior film straniero, lo rivedo con il piacere di sempre e senza le imperfezioni del vecchio nastro del VHS.
Qui di seguito due brevi stralci critici dello stesso lavoro, da due diverse firme.
"Uno straordinario quartetto di personaggi (...) che affronta i nodi della vita: lo scopo della malattia, il ruolo della famiglia, il senso dell'arte, la ricerca dell'infinito e della trascendenza, la presenza di Dio". Paolo Mereghetti.
"Ventiquattro ore di una vacanza d'incubo su un'isoletta ventosa del mar Baltico tra la schizofrenica Karin, il marito medico, il fratello minore e il padre scrittore...Uno dei film più angosciosi e sconvolgenti sulla follia".Morando Morandini.
Due prospettive critiche ugualmente indovinate, fedeli al ritmo e al significato sotteso nell'opera.
Come sfondo sonoro, isolato e partecipe, il canto della Suite n° 2 in re minore per violoncello di J.S.Bach.
l.s.

venerdì 23 gennaio 2009

Writer's dream



Nuovo interessante approdo sui litorali letterari e affini.
Writer's dream l'ho scoperto ieri sera, per caso.
Un sito fresco, ben congegnato e curato.
Molto attento alle problematiche relative al mondo dell'editoria nazionale.
Le categorie spaziano a 360°, non tralasciando alcun aspetto importante, soprattutto per gli esordienti.
Dal sito si può accedere al blog, al forum, a servizi editoriali completamente gratuiti, alla vetrina per gli scrittori esordienti, all'agenzia letteraria.
La lista degli editori è suddivisa in tre grossi gruppi, raggiungibili dal forum: Inferno, Purgatorio e Paradiso.
Impostazione decisamente originale che merita almeno una visita per tutti gli appassionati del settore che non la conoscono ancora.
Ecco il link del sito: Writer's dream
l.s.

giovedì 22 gennaio 2009

Portrait of a trio: Bill Evans



Il jazz è musica notturna nel fumo.
Bicchieri tintinnanti. Il jazz quando si mangia e si porta il tempo con la scarpa. Le sue regole difficili, trasgredite. Il buio dei locali.
Quando è grande è sempre notturno.
Come questo disco: Bill Evans in trio, a Parigi.6/2/1972. Trentasette anni fa il suo pianoforte con Eddie Gomez al contrabbasso e Marty Morrell alla batteria.
Un disco che scivola nel buio. Senza tempo.
Nel finale Waltz for Debbie, la sua piccola malinconia.
Pulito, per puristi.
Musica ancora notturna.
Nel fumo.
l.s.

mercoledì 21 gennaio 2009

Da Millenovecentodiciannove di Yeats


I.
Molte cose belle e ingegnose sono scomparse
Che sembravano puro miracolo alla moltitudine,
Al sicuro dal circuito della luna
Che agita in flussi e riflussi le cose comuni...

William B. Yeats (Da quaranta poesie. Einaudi).

lunedì 19 gennaio 2009

I libri nella mia vita di H. Miller



Un testo che spiana il senso profondo del leggere libri attraverso un viaggio di vita e di luoghi aperti.
Nessun metodo.
Sentieri liberi e poco battuti, intrisi di umano e di pagine.
Percorso mirato e naturale sull'intarsio dell'inchiostro nel suo passo americano e sognante.
E ancora, qualche volta, Miller lo si trova relegato negli scaffali della letteratura erotica.
Grandissimo imperdonabile equivoco. Stratagemma? Almeno questo testo no, è ancora fuori, ma poco noto.
Lo si trova alla lettera M: autori internazionali o letteratura straniera. Fa lo stesso.
Un grande riferimento per correggere o rafforzare la propria rotta. Con o senza fari e guardiani.
La sua grande libertà.
Qualche tratto più marcato sui primi autori più significativi della sua formazione: Blaise Cendrars, Rider Haggard, Jean Giono. Le sue influenze, corrispondenze e ancora Krishnamurti, lettera a Pierre Lesdain , l'importanza del teatro e la lettura al cesso.
Non manca niente. Il Miller beffardo e asciutto, nella migliore forma dei suoi pontili ventosi e anarchici, che ritorna nel canto di una riflessione suprema e meditativa sulla letteratura come strumento e non fine. Prima viene la vita. Prima e dopo, sempre la vita.
La vita attraverso i grandi libri.
"I libri sono una delle poche cose cui gli uomini si affezionano profondamente. E quanto migliore è l'uomo, tanto più facilmente condividerà con gli altri le sue cose più amate. Un libro che giaccia ozioso in uno scaffale è bene sprecato...un libro non è soltanto un amico, ma vi fa degli amici...quando vi siete impadroniti di un libro con la mente e con lo spirito vi siete arricchiti.Ma quando lo date a un altro vi siete arricchiti tre volte di più".
H.Miller.
Un buon riferimento, pieno di agganci infiniti, mutevoli ma stabili ad ogni nuova lettura.
Una piccola ricchezza, che vi invito a condividere...con lo stesso spirito.
l.s.

domenica 18 gennaio 2009

iLiad, D'Arzo ed altro


Venerdì mattina giornata magnifica di sole.
Poco fredda.
Funicolare, con tratto a piedi incluso e piacevole.
Feltrinelli di p.zza dei Martiri.
Libri su libri, cartaceo pregevole, offerte al 25%, nuovi autori, classici e moderni.
Due acquisti, a mio parere decisivi e importanti per il mio percorso.
Casa d'altri e altri racconti di Silvio D'Arzo e Poesie di Vittorio Sereni.
Entrambi Einaudi. A prezzo intero.
Poi raggiungo l'angolo dedicato all' iLiad Book edition.
Mi avvicino:
una pagina nitida, molto chiara, che non affatica.
Una sensazione diversa e lontana dal monitor classico.
Leggo le caratteristiche: invitanti.
Da vicino cambia molto rispetto alle foto.
Andando ripenso a quanti cambiamenti avverranno ancora.
In funicolare una donna anziana parla da sola.
Mi guarda, cercando una conferma.
Si aprono le porte.
l.s.

sabato 17 gennaio 2009

La libertà antisistematica-Discorsi di Saanen




I dieci discorsi di Krishnamurti, tenuti a Sannen (Svizzera), dal 7 al 28 luglio del 1968.
Il percorso di un'indagine profonda che non ha tempo e confini precisi, se non il suo alveo di preconcettualità nell'azione, nella percezione della realtà.
Acuni testi appena schiusi lasciano una scia, come di spuma sull'acqua d'inverno, o striscio di volatile in superficie. Una scia di ristoro ma anche di grandi rivoluzioni interne da continuare a collaudarsi in profonda e nutriente solitudine.
Cominciavo a leggere ogni discorso al mattino, ancora a letto.
Senza fretta lo prolungavo durante il giorno, come sorseggiato e rivissuto all'infinito nel tempo della giornata.
Durante le parole e il tono colloquiale dei discorsi, pareva scorgersi appena l'ombra del vento, la sua voce all'aperto, le immagini rapide e incantate di quelle giornate e della sera, e nei sentieri che ogni tanto si scorgevano. I suoi raffronti fugaci sulla realtà dei luoghi, dell'ignoto.
Un ignoto mai immaginato ma vissuto nel pieno di un'immersione spontanea, mai calcolata.
Non so se siano ancora reperibili in questa specifica edizione del 1970.
Bello quel disegno semplice e austero della copertina.
Forse voce di un'epoca di linee, di essenzialità.
"In tanto fragore di fedi tradizionali o avverinistiche; al di là dell'equivoco di pseudo-rivoluzioni, che esigono reale e immediata sottomissione mentale e morale nel nome di una libertà promessa e mai in nessun luogo realizzata, Krishnamurti conduce un'autentica indagine libertaria. aperta verso un mondo nuovo e finalmente umano".

venerdì 16 gennaio 2009

Interludio





Dalla cucina.
È quasi un pomeriggio di sera, più serale che gli altri.
Pioggia.
Dall'unico grande albero spoglio i lampioni arancioni sulla villa-clinica delle ex monache. Adesso pensionato residence dallo stesso intonaco di prugna e corteccia.
Il silenzio di quei quotidiani immutabili sfondi. Mi sopravviveranno?
Il caffè è pronto.
Ieri mattina ho iniziato l'Ulisse di James Joyce.
Un lago di bellezza, dalla prima pagina:
"Adesso vedo. Lì tutto il tempo senza di te: e sempre sarà, nei secoli dei secoli".
J.J.
Devo andare.
l.s.

giovedì 15 gennaio 2009

Invasioni controllate



Un acquisto del Natale scorso.
Ne parlo solo ora, non so perché.
Un libro costruito sull'intervista lucida e appassionata di un figlio a suo padre.
Il figlio è lo scrittore e critico Emanuele Trevi, il padre è lo psicanalista junghiano Mario Trevi.
Leggendo comincia il viaggio nelle loro parole, nelle domande che si aprono come crisalidi e spaziano sulla loro vita e dentro i loro ricordi, sull'attività professionale e delicata del padre e quindi sul valore della terapia e le sue misteriose invasioni, che daranno il titolo al pregevole lavoro.
Ogni domanda un mondo nel mondo, un confronto, l'ascolto di una speranza, e forse anche una risposta asciutta e sempre aperta, come i rami della quercia.
Dalla quarta di copertina, uno stralcio intenso di una delle sue risposte:
"Le cose, a differenza di noi, permangono, si tramandano. Possiamo amarle, tenerci, ma hanno un destino che non è il nostro. Più in generale, la saggezza della vecchiaia dovrebbe consistere nella felicità che il mondo continui dopo di noi, in una maniera che non possiamo prevedere, e magari più bella".
Mario Trevi.

mercoledì 14 gennaio 2009

After dark




Il buio di una notte.
La scansione di un quadrante che scocca di matita ad ogni capitolo. Un punto di vista di narrazione raffinato e cinematografico.
Murakami Haruki domina questo bellissimo lavoro letterario, con il soffio di un narrare lieve e scattante, utilizzando un ritmo incisivo e insieme sospeso e operoso. Molto abile nelle sue sequenze mirate di inquadrature sottili e profonde, come lame asciutte e lucenti, che affondano senza fretta nelle persone e nei luoghi, ordito della sua ricca tessitura.
Negli ambienti notturni e distanti tra loro, la descrizione come motore dell'azione, a volte supremo: un'idea particolare della realtà che non viene mai solo accennata, ma penetrata con uno sguardo attento che percorre e trascorre le coscienze e i flussi vitali e addormentati, quando si alternano e si incrociano vicendevolmente nelle spire fosforescenti della storia.
A volte sembra quasi di percepire l'inquieta stasi mutante della famosa fiaba di Perrault, con annessi e dilatati meccanismi sofisticati e moderni di relazione, in un gioco concentrico e spettacolare di innesti, di apnee e risalite improvvise di luci.
La sensazione di completamento e apertura che lascia il libro, potrebbe mutare e articolarsi all'infinito per ogni prospettiva personale di lettura e di visione intima della realtà.
Il tempo e la coscienza dell'ignoto nel reale, diventano così voci lontane e presenti, simboli e oceani di vuoto e di speranza.
Come il sonno e come la notte.
l.s.

martedì 13 gennaio 2009

E visto che siamo in tema...



Giusto per rimanere in temi elettronici, venerdì mattina, se mi riuscirà, vorrei andare a dare un'occhiata alla Feltrinelli per la presentazione dei nuovi dispositivi di lettura eink, e per appagare la curiosità di chi vorrebbe capirci qualcosina in più dal vivo. Sono convinto che prima di poter prendere una posizione, bisogna capire e sperimentare a fondo gli aspetti più importanti di una qualsiasi innovazione. Poi si sarà comunque liberi di seguire con maggiore serenità una propria linea.
L'incontro è intitolato: "Ebook: tutto quello che c'è da sapere sui nuovissimi dispositivi di lettura eink"
Quello della foto sopra è un modello Cybook Gen 3, basato appunto sulla tecnologia elink.
Dovrebbe pesare quanto un cellulare e avere una visualizzazione molto simile alla carta stampata.
L'autonomia della batteria consente 8000 cambi di pagina.
l.s.

lunedì 12 gennaio 2009

Simplicissimus...e book



Gli e book avanzano con un passo deciso e a volte silenzioso, ma esistono, nonostante i pareri contrastanti di scrittori, autori, editor, lettori. Trovo giusto osservare il fenomeno nella sua estensione, nel mutare delle forme e degli strumenti che potrebbero avvicinarcelo all'improvviso.
Esistono siti specializzati e ben organizzati, con tanto di forum e categorie e collane, con cui avvicinarsi e farsi un 'idea chiara della faccenda.
Da poco ho scoperto un autorevole riferimento, aperto a 360° su tutti gli aspetti del caso e book "Simplicissimus", e l'ho trovato molto ricco di riferimenti.
Ecco il prospetto ben organizzato delle sue categorie:


E adesso il link:Simplicissimus
l.s.

domenica 11 gennaio 2009

Bookchannel



Un altro riferimento in rete per amanti dei libri e della cultura.
Il sito è molto originale e si divide in più sezioni.
Alla voce "Canali Web tv" è stata aggiunta la simpatica trovata di un telecomando, con cui optare per la propria scelta:




Vi si trovano novità editoriali, interviste ad autori, editori, operatori del settore, booktrailers, audiolibri e film.
Il direttore della Web tv è Gianni Bonfiglio.
Il link: Bookchannel"
l.s.

sabato 10 gennaio 2009

Quartiere


Ieri mattina ho dovuto concentrare più commissioni parallele, in tratti distanti di quartiere.
Alle volte mi sembra quasi di non riconoscerlo.
La giornata era molto chiara, meno fredda del solito.
La fila al comune, i volti sorridenti nelle polemiche e nell'attesa dei certificati dall'unico terminale asmatico e malato disponibile, all'unico sportello ancora aperto.
Ancora azzurra la strada, quando si avvicina in un niente il mezzogiorno, tra le stoffe e i libri per bambini in offerta nello stacco di mercato che utilizzo per tagliare la strada quando ho fretta.
Dopo la posta, l'ultima sosta in tabaccheria, per una busta formato A 4, con chiusura adesiva e laterale pagata il doppio rispetto all'altra, che però è un po' più lontana.
Uscendo: una donna molto anziana che fuma piano, mentre gioca accanita al videopoker...
Quella donna intanto sembra non avere fretta.
Tira il suo fumo e spinge i suoi gettoni, senza pensare ad altro.
l.s.

venerdì 9 gennaio 2009

Il paradiso di José Lezama Lima


Alcuni libri diventano sfide, percorsi labirintici che infondono di angoscia e di ristoro a distanza di poche pagine o addirittura di righe. È forse il caso di quest' avventura ipnotica ed ermetica, intrisa di significanti sulfurei, grandi distese poetiche e morsi di luce, ad avermi convinto a restare sospeso e quanto più lucido possibile nel resisterle, in questo triplo salto nel vuoto, dove a volta non basta il coraggio o lo sforzo di capire, ma la ricerca di assentarsi nello sforzo. Anche il lettore deve affinare una sua tecnica, o rivedere la profondità e la resistenza dei suoi bagagli di viaggio. Ho dovuto infatti codificare lungo il percorso di lettura, un approccio corretto e personale all'autore, che sembra sfuggire e avvicinarsi a ritmi alterni e irregolari, come un grosso uccello selvatico, svincolando sul più bello dal ramo più basso e vicino, e perdendosi in lontananza nello stacco della sua canzone metallica, come in un assolo lunare di grandi dissonanze.
È difficile parlare dei passaggi più importanti o di una tessitura quanto meno tematica che prevalga in qualche modo sull'altra, perché nel Paradiso di Lima il contrappunto tra il reale e l'immaginario non sacrifica niente, non concede ruoli subalterni, ma canta e incanta, di luci e di dolore e di pomeriggi caldi di insetti e piccole piaghe, dalla sensualità morbosa del contatto alle distese di grandi tecnicismi, nelle stesse trame, la grandezza delle figure femminili, il sapore di terre ancora sconosciute, l'effetto dello scandalo, che gli valse il ritiro dalle librerie nel 1966.
Un libro difficile? Come rispondere. Potrei consigliarlo a chi non conosce certe spezie rare delle parole, i tempi narranti e virtuosistici trafitti da un'anarchia che occulta le sue piccole regole nascoste, come figli illegittimi.
E allora forse mi rimane ancora al palato il sapore di una sfida, gustata anche se forse non vinta.
Un gioiello Einaudi, considerato a pieno titolo un classico del Novecento.
l.s.

giovedì 8 gennaio 2009

Domenico Scarlatti e i suoi stupefacenti misteri andalusi


Ieri notte ho ascoltato con grande interesse un' intervista al Maestro Enrico Baiano, grande clavicembalista che ho conosciuto di persona e che ha risposto ad una serie di questioni su Domenico Scarlatti e sulle sue influenze andaluse, ritrovate nei suoi mirabili "Esercizi", termine che lo stesso Baiano rettificherà durante la sua piacevole chiacchierata in podcast.
L'origine è sempre" Da capo al fine", e l'intervista è stata effettuata da Marco Traferri e Giovanna Piccioni via telefono.
L'audio è chiarissimo.
La consiglio ai più appassionati o a chi voglia avvicinarsi con criterio ad un mondo ancora nuovo, variegato e moderno, come quello delle sonate per clavicembalo dello Scarlatti figlio.
IL LInk: INTERVISTA AUDIO A ENRICO BAIANO

martedì 6 gennaio 2009

Podcasting...che funziona


Questo volume dell'Apogeo è di Marco Traferri, che è uno dei primi podcaster italiani ad aver approfondito le risorse e le potenzialità di questo nuovo strumento tecnologico, in particolare nel settore della musica classica( ricordo con piacere il bellissimo progetto "Da capo al fine").
Un testo che guida il lettore passo dopo passo a conoscere le regole per incominciare, dai primi timidi esperimenti fino alle situazioni più sofisticate, con annesse ben chiare le regole del gioco, i servizi più importanti, il diritto d'autore, le nuove possibilità di Skipe e la possibilità di promuovere e divulgare la propria radio su internet.
Almeno per conoscenza del fenomeno, il testo di Traferri è completo e stimolante.
Ai musicofili come me, consiglio vivamente un'immersione notturna nel podcast Da capo al fine, che è in assoluto il primo podcast italiano sulla musica classica, ricco di interviste ad artisti del settore e tanta bellissima musica,
Per stasera è davvero tutto.
l.s.

lunedì 5 gennaio 2009

Ultimi fuochi


Ieri sera, sul tardi, dalla mia stanza ancora boati di fuochi, rochi ma ancora violenti, residui di festa.
Li ascoltavo e avvertivo che volessero prolungare a tutti i costi qualcosa di impercettibile ma invasivo, di inquieto, forse come la vita...
l.s.

domenica 4 gennaio 2009

Intervista con tè a Paolo Lagazzi


Oggi vi consiglio questa bellissima intervista a Paolo Lagazzi, trovata su un blog molto originale che si chiama "Insieme a tè", dal momento che è incentrato e dedicato alla famosa bevanda cinese.
La stessa intervista si intitola" Paolo Lagazzi: tè, poesia e meditazione".
Dodici domande allo scrittore e saggista. che spaziano dal suo ultimo libro, alla sua passione per il tè, alla poesia, ai poeti, alle liriche giapponesi, allo zen.
Il link per poterla leggere o stampare: Intervista a Paolo Lagazzi
l.s.



sabato 3 gennaio 2009

Le ventiquattro estati a Casarola con Attilio Bertolucci



Ho letto "La casa del poeta", questo bellissimo testo di Paolo Lagazzi poco prima delle vacanze natalizie e ne conservo intatto e speziato il profumo di incanto, di fumi e di cortecce appenniniche, tra le struggenti rêverie che l'autore ha rianimato in silenzio, nel suo piccolo diario ispirato sull'anima nuda e vorace di quei tempi e di quei luoghi precisi e insieme sfumati, di vacanze di monti e di versi.
Il ricordo dell'amicizia con Attilio Bertolucci, quel rapporto austero e appassionato fin dai primi incontri per discutere della tesi di laurea sulla sua opera, che viene ritratto nello spazio di un lungo canto nel canto, a rievocare le luci distese della poesia con una mano sapiente di saggista ma anche profondo e attento conoscitore di quelle stanze, di quei suoni, della filigrana di tutti quei piccoli riferimenti indimenticabili che sono state le radici e gli stessi getti vitali dell'opera singolare e sempre moderna dell'amico e del poeta Bertolucci, tra la mutevolezza di quei cieli montani e le segrete della sua officina.
Un testo che distende e riaccende di entusiasmi verso il mistero velato di quel verso ancora così invasivo di bellezza solitaria, di ansia e di appagamento, e questo continuo rifarsi alla "pazienza bertolucciana", come piccolo rimedio universale o talismano, che solo a ricordarlo dalle pagine mi rischiara e mi fa come più forte, come le pareti e le pietre di quella casa lontana...i tratti e i sorrisi della sua famiglia, delle sue strade negli alberi custodi.
Forte come quelle stanze e la loro storia che continua, nella casa del poeta.
"Il luogo magico dove nasce la poesia, unica grande consolazione condivisa da entrambi. La casa del poeta ne è permeato dalla prima all'ultima parola".
Dalla Prefazione di Bernardo Bertolucci.
l.s.